
Software manutenzione impianti
Software Manutenzione Impianti: cosa chiedergli Introduzione al Software Manutenzione Impianti Nel contesto
Le manutenzioni sostenibili sono una priorità. L’aumento delle temperature globali (+1,1°C rispetto all’era preindustriale, dati ISPRA) e il depauperamento delle risorse naturali spingono istituzioni e aziende a ripensare i modelli tradizionali.
L’Unione Europea, con il Green Deal Europeo e il Piano d’Azione per l’Economia Circolare, impone target vincolanti per ridurre l’impronta ecologica dei processi industriali, incentivando l’uso di materiali rigenerati e l’efficienza energetica.
Da questo punto di vista, l’uso di refrigeranti a basso GWP è diventato un obiettivo cruciale a livello europeo e italiano. Esistono normative e regolamenti volti a ridurre l’impatto ambientale dei gas fluorurati e, di conseguenza, delle apparecchiature contenenti gas fluorurati.
In particolare il Regolamento (UE) 2024/573 ha introdotto una forte accelerazione nella transizione verso l’uso di gas refrigeranti a basso GWP.
Dal 1° gennaio 2025, è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2.500 per l’assistenza o la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione.
L’uso di refrigeranti a basso GWP è, infatti, fondamentale per ridurre l’impatto ambientale.
Esiste un quadro normativo che rappresenta un quadro legale solido e riconosciuto a livello europeo e nazionale. Le aziende e i tecnici devono conformarsi a queste disposizioni per evitare sanzioni e garantire la sostenibilità ambientale.
Le manutenzioni sostenibili nell’ambito HVAC rappresentano, dunque, un pilastro fondamentale per ridurre l’impatto ambientale di settori industriali, infrastrutture e sistemi urbani.
In un contesto globale caratterizzato da emergenze climatiche e scarsità di risorse, ottimizzare le attività di manutenzione attraverso:
non è solo un’opzione, ma una necessità. Secondo l’Unione Europea, l’adozione di pratiche circolari nel ciclo di vita degli asset potrebbe ridurre del 30% le emissioni di CO₂ entro il 2030. Questo articolo esplora le tendenze, le tecnologie e i casi di studio più rilevanti per tracciare una roadmap verso una manutenzione realmente sostenibile.
Inoltre, parlando di manutenzioni sostenibili per impianti di refrigerazione e HVAC, emergono delle pratiche più raccomandabili di altre che poggiano sull’innovazione tecnologica, sistemi intelligenti, in particolare:
Stabilisce i requisiti per il contenimento e il recupero degli F-Gas.
Dettaglia le scadenze per la riduzione dell’uso di gas fluorurati ad alto GWP.
Ecco quali sono gli stakeholder principali nel settore HVAC e della refrigerazione, con particolare attenzione alla gestione degli F-Gas e dei refrigeranti a basso GWP, inclusi obiettivi, utilità di riferimento e link ai siti ufficiali. Nell’ottica di introdurre strategie, prodotti e sistemi software per le manutenzioni sostenibili che ottemperino agli obblighi normativi F-GAS in vigore dal 2025.
[Link: https://www.isprambiente.gov.it/it]
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) è un ente pubblico italiano istituito con la missione di supportare lo sviluppo sostenibile attraverso attività di monitoraggio, valutazione, controllo, ispezione, gestione e diffusione dell’informazione ambientale, nonché ricerca finalizzata all’adempimento dei propri compiti istituzionali.
Obiettivo: monitorare e fornire dati sull’impatto ambientale delle tecnologie e degli impianti, inclusi i sistemi HVAC, e promuovere pratiche di manutenzione sostenibile.
Utilità: offre dati sull’impatto dei sistemi HVAC e trend climatici, informazioni tecniche e scientifiche per la riduzione del consumo energetico e delle emissioni.
Inventario delle emissioni: ISPRA è responsabile della redazione dell’inventario nazionale delle emissioni di gas serra, attraverso la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati. Questo inventario è utilizzato per verificare il rispetto degli impegni che l’Italia ha assunto a livello internazionale nell’ambito della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici.
Coordinamento del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA): ISPRA opera per il coordinamento del SNPA e come componente del Sistema Nazionale di Protezione Civile, sviluppando metodologie moderne ed efficaci e mantenendosi all’avanguardia delle conoscenze e delle tecnologie.
ISPRA AMBIENTE
[Link: https://www.eea.europa.eu/en/analysis]
L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) – in inglese EEA – è un organismo dell’Unione Europea istituito con l’obiettivo di supportare lo sviluppo sostenibile e promuovere un miglioramento significativo e misurabile dell’ambiente europeo. La sua missione consiste nel fornire informazioni tempestive, mirate, pertinenti e affidabili ai responsabili delle politiche e al pubblico, facilitando decisioni informate in materia ambientale.
Il portale, nella sezione “Analisi e dati”, offre una vasta gamma di prodotti informativi.
Le risorse offerte possono essere utili per tutte le aziende che operano nel settore del Riscaldamento, Ventilazione e Condizionamento dell’Aria (HVAC).
Conformità normativa: monitorando le politiche e le normative ambientali europee, l’azienda può assicurarsi che i propri prodotti e servizi siano conformi agli standard vigenti, evitando sanzioni e migliorando la propria reputazione.
Innovazione sostenibile: utilizzando i dati e le analisi dell’AEA, l’azienda può sviluppare soluzioni HVAC più ecologiche ed efficienti, rispondendo alle crescenti esigenze di sostenibilità del mercato.
Pianificazione strategica: le informazioni sulle tendenze ambientali e climatiche possono aiutare l’azienda a prevedere cambiamenti nel settore e ad adattare le proprie strategie di business di conseguenza.
Presentiamo una sintesi dei riferimenti normativi europei e italiani relativi agli F-Gas, alla gestione delle manutenzioni sulle apparecchiature che li contengono e agli obblighi per la manutenzione di apparecchiature GWP (Global Warming Potential).
Nota – Si caldeggia di consultare le fonti ufficiali e istituzionali, o i siti delle associazioni di categoria, per avere aggiornamenti al quadro normativo che può variare.
Adempimenti normativi nella gestione dei gas fluorurati: quadro operativo per gli operatori HVAC
Gli operatori del comparto HVAC che gestiscono apparecchiature contenenti gas fluorurati ad effetto serra sono soggetti al rispetto di un rigoroso quadro normativo, articolato su quattro direttrici fondamentali che disciplinano l’intero ciclo di vita degli F-gas.
L’uso di refrigeranti a basso GWP è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale dei gas fluorurati. Le normative europee e italiane impongono limiti sempre più stringenti sull’uso di gas ad alto GWP, promuovendo l’adozione di alternative più sostenibili. Le aziende e i tecnici devono conformarsi a queste disposizioni per evitare sanzioni e garantire la sostenibilità ambientale.
Il Regolamento UE 2024/573 non è solo un vincolo, ma un acceleratore per l’innovazione nel settore HVAC. Per garantire compliance ed efficienza:
Ha introdotto misure per limitare le emissioni di gas fluorurati, inclusi il contenimento, il recupero e i divieti d’uso per alcuni dispositivi.
Ha iniziato un graduale phase-down degli F-Gas, riducendo progressivamente la quantità di gas fluorurati disponibili sul mercato. Questo regolamento impone anche il controllo delle perdite di F-Gas (Articoli 4 e 5), il recupero dei gas residui per il riciclaggio, la rigenerazione o la distruzione (Articolo 8), restrizioni all’immissione in commercio di gas e apparecchiature, l’etichettatura dei prodotti e programmi di formazione e qualificazione per il personale che opera su apparecchiature contenenti F-Gas.
In sintesi
La normativa è consultabile a questo link del sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il Regolamento (UE) 2024/573, entrato in vigore nel marzo 2024, rappresenta una svolta nella lotta alle emissioni climalteranti legate ai gas fluorurati (F-Gas), utilizzati in impianti di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore. Questi gas, come gli idrofluorocarburi (HFC), hanno un Global Warming Potential (GWP) fino a migliaia di volte superiore alla CO₂.
In particolare, il regolamento:
Link istituzionale al testo completo del regolamento: Regolamento (UE) 2024/573 su EUR-Lex
La normativa ci riguarda fino a un certo punto, poiché riguarda la riduzione delle emissioni di gas fluorurati nei veicoli.
L’Italia ha introdotto normative specifiche per garantire l’adozione e il rispetto delle leggi europee relative agli F-Gas.
Il più importante riferimento è il D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018 attuativo del Regolamento (UE) 517/2014. Il decreto ha istituito il Registro telematico nazionale per imprese e persone certificate che svolgono attività con F-Gas (installazione, riparazione, manutenzione, smantellamento) e una banca dati per tracciare l’uso dei gas fluorurati.
In sintesi
Come viene richiamato dal sito ufficiale del Registro nazionale Gas fluorurati ad effetto serra, il registro è gestito dalle Camere di Commercio dei capoluoghi di Regione e delle Province autonome ed è suddiviso nelle seguenti sezioni:
il decreto dispone la disciplina sanzionatoria per violazioni delle norme F-Gas, stabilendo le sanzioni per chi non rispetta le normative vigenti.
Il dispositivo normativo è consultabile sul sito della Gazzetta Ufficiale a questo link.
il decreto dispone la disciplina sanzionatoria per violazioni delle norme F-Gas, stabilendo le sanzioni per chi non rispetta le normative vigenti.
Il dispositivo normativo è consultabile sul sito della Gazzetta Ufficiale a questo link.
L’opuscolo fornisce indicazioni per prevenire infortuni e malattie professionali durante le attività di ispezione e pulizia degli impianti di climatizzazione (siamo dunque nell’alveo delle manutenzioni nel settore HVAC).
Promuove comportamenti sicuri e l’uso corretto di attrezzature e dispositivi di protezione, sia collettivi che individuali, per tutelare la salute dei lavoratori. Include una descrizione delle fasi operative degli interventi sui sistemi aeraulici per facilitare l’identificazione dei rischi specifici. Non contiene procedure dettagliate per la pulizia e sanificazione degli impianti, per le quali rimanda a documentazione specialistica.
Secondo uno studio di Edison, gli edifici dell’Unione Europea sono responsabili del 40% dei consumi energetici. (Fonte: Edison)
Sempre secondo Edison, gli edifici dell’Unione Europea sono responsabili del 36% delle emissioni di gas serra. (Fonte: Edison)
Le manutenzioni sostenibili passano anche per software di Facility Management e CMMS
Le soluzioni avanzate per ridurre il consumo energetico degli impianti HVAC includono l’uso di tecnologie intelligenti come i Building Energy Management Systems (BEMS), l’integrazione dell’IoT e l’adozione di materiali e tecnologie innovative per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
L’importanza dei refrigeranti a basso GWP (Global Warming Potential) e delle pratiche di manutenzione sostenibile nel settore HVAC (Heating, Ventilation, and Air Conditioning) sono pertanto attuali e ben indicate dalle normative europee e italiane. Per questa ragione è importante conoscere le tecnologie emergenti e gli obblighi per le aziende e i tecnici.
Secondo le politiche europee, la transizione verso refrigeranti a basso GWP e la manutenzione sostenibile sono cruciali per ridurre l’impatto ambientale del settore HVAC, in risposta alla crescente consapevolezza dell’emergenza climatica.
Regolamentazione F-Gas
L’UE sta attivamente riducendo l’uso di gas fluorurati (F-Gas) attraverso regolamenti come il (UE) n. 517/2014 e il (UE) 2024/573. Questi regolamenti mirano a ridurre progressivamente la quantità di F-Gas disponibili sul mercato e introducono divieti specifici.
Regolamento (UE) n. 517/2014
Ha iniziato un graduale “phase-down” degli F-Gas, riducendo progressivamente la quantità di gas fluorurati disponibili sul mercato.
Regolamento (UE) 2024/573
Introduce una forte accelerazione nella transizione verso l’uso di gas refrigeranti a basso GWP. Dal 1° gennaio 2025, è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2.500 per l’assistenza o la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione.
Divieti Imminenti
Dal 1° gennaio 2025, è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2.500 per l’assistenza e la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione. Questa è una scadenza chiave che impatta significativamente le operazioni di manutenzione. L’Italia ha implementato le normative europee attraverso legislazione nazionale e il D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018. Esiste un Registro telematico nazionale per imprese e persone certificate che svolgono attività con F-Gas.
Obblighi Generali
Chi tratta F-Gas deve essere certificato, effettuare controlli periodici delle perdite, recuperare i gas residui e garantire la tracciabilità attraverso la Banca dati nazionale. Questi obblighi sono fondamentali per garantire la riduzione delle emissioni di gas fluorurati e il rispetto delle normative ambientali.
Sanzioni
Il Decreto Legislativo 5 dicembre 2019, n. 163 stabilisce le sanzioni per il mancato rispetto delle normative F-Gas.
La manutenzione sostenibile è definita come un pilastro fondamentale per ridurre l’impatto ambientale di settori industriali, infrastrutture e sistemi urbani. La manutenzione sostenibile rappresenta un pilastro fondamentale per ridurre l’impatto ambientale di settori industriali, infrastrutture e sistemi urbani.
Linee Guida
L’adozione di pratiche circolari nel ciclo di vita degli asset potrebbe ridurre del 30% le emissioni di CO₂ entro il 2030.
Tendenze Emergenti
Strategie
L’obiettivo europeo è la graduale eliminazione graduale dei refrigeranti comuni come R22 e R410A poiché hanno un elevato GWP. Le alternative più promettenti sono l’R32 e l’R454B, considerati potenziali sostituti per il R410A. L’R32 ha un GWP di 675 ed è un refrigerante monocomponente, facilitando il riciclaggio. L’R454B ha un GWP ancora più basso, pari a 466, e una pressione di esercizio e una temperatura di scarico simili a quelle dell’R410A.
Esistono poi refrigeranti Naturali come l’R717, l’R744, l’R290 e l’R600a che hanno un GWP ancora più basso, ma possono presentare rischi di infiammabilità e richiedono misure di sicurezza specifiche.
La limitazione delle vendite di refrigeranti ad alto GWP potrebbe far aumentare i loro prezzi incidendo sulle tendenze dei consumatori. Anche se questi non sono obbligati a sostituire immediatamente i refrigeranti nei loro sistemi HVAC, la tendenza globale verso normative più stringenti, renderanno inevitabile l’adozione di alternative a basso GWP. Nello scenario attuale, dunque, è consigliabile adeguarsi al quadro normativo con un’ottica di anticipazione e investimento rivolta all’immediato futuro. Aziende e tecnici dovrebbero conformarsi alle normative europee e italiane innanzitutto per evitare sanzioni e garantire la sostenibilità ambientale, ma la vera ragione sta, infatti, nel cogliere l’opportunità di presentarsi sul mercato con un vantaggio competitivo. Essere tra i primi in grado di garantire per i prossimi anni un servizio e dei prodotti che rispettino già le tendenze e i vincoli, con strumenti e sistemi di manutenzione adeguati e in grado di far fronte prontamente al cambiamento, è un differenziatore che potrà aumentare la propria fetta di mercato.
Nel 2025 sarà dunque cruciale investire – se non lo si è ancora fatto – in tecnologie nuove per l’efficienza. La manutenzione proattiva dovrà diventare una routine, e la manutenzione predittiva potrebbe essere un asset strategico da implementare, in ottica rigenerativa per massimizzare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale, ma anche per offrire un servizio d’eccellenza ai clienti e fidelizzarli. Certamente si dovrà pensare a piani formativi per i propri professionisti specializzati in green maintenance. L’adozione di refrigeranti a basso GWP alternativi come R32, R454B o refrigeranti naturali, tenendo conto dei requisiti di sicurezza, non potrà più essere procrastinata.
La transizione verso refrigeranti a basso GWP e pratiche di manutenzione sostenibile è dunque essenziale per il futuro del settore HVAC. L’adeguamento alle normative, l’adozione di nuove tecnologie e la collaborazione tra le diverse parti interessate sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale.
Per passare ad un nuovo approccio, non è secondario valutare l’adozione di un software gestionale per le manutenzioni sostenibili all’avanguardia come Appsistance.
Prima di fare la tua richiesta ti invitiamo a prendere visione della nostra Informativa sul GDPR EU 679/2016. Come sai l’Art. 13 del D.Lgs 196/2003 e gli Art. 13 e 14 del GDPR chiedono che tu sia informato sulla finalità del trattamento dei dati. La tua conferma di aver preso visione dell’Informativa è indispensabile per permetterci di rispondere alla tua richiesta
Questi software, come Appsistance, offrono funzionalità avanzate per pianificare, monitorare e registrare tutte le attività di manutenzione. Quando si parla di Smart Factory, spesso vi sono CMMS – come Appsistance – integrati con sistemi SCADA (IoT e Industria 4.0), che consentono anche la manutenzione predittiva e il controllo in tempo reale di impianti e macchinari.
Strumenti come IBM Maximo e SAP EAM forniscono una gestione completa degli asset aziendali. Ne abbiamo parlato approfonditamente.
Utilizzare soluzioni specializzate per la gestione dell’assistenza. Questi strumenti si focalizzano sulla gestione delle richieste, più che sull’erogazione del servizio di intervento tecnico dei tecnici. Più diffuso nel settore IT o di chi offre servizi o acquisti online, è un modo efficiente di ottimizzare le risorse. Non rientra, tuttavia, nel caso specifico del Piano di Manutenzione.
In questo caso siamo in presenza di software pensati soprattutto per la manutenzione degli impianti e delle apparecchiature aziendali, quando si trovano dislocate sul territorio. Sono strumenti che aiutano a gestire il piano di manutenzione in modo ottimale. Appsistance è un software gestione interventi tecnici e manutenzioni esterne..
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