Manutenzioni sostenibili: dal 1 gennaio 2025 limiti per i refrigeranti con GWP superiore a 2500

Manutenzioni sostenibili e uso di refrigeranti a basso GWP

Le manutenzioni sostenibili sono una priorità. L’aumento delle temperature globali (+1,1°C rispetto all’era preindustriale, dati ISPRA) e il depauperamento delle risorse naturali spingono istituzioni e aziende a ripensare i modelli tradizionali.

L’Unione Europea, con il Green Deal Europeo e il Piano d’Azione per l’Economia Circolare, impone target vincolanti per ridurre l’impronta ecologica dei processi industriali, incentivando l’uso di materiali rigenerati e l’efficienza energetica.

Da questo punto di vista, l’uso di refrigeranti a basso GWP è diventato un obiettivo cruciale a livello europeo e italiano. Esistono normative e regolamenti volti a ridurre l’impatto ambientale dei gas fluorurati e, di conseguenza, delle apparecchiature contenenti gas fluorurati.

In particolare il Regolamento (UE) 2024/573 ha introdotto una forte accelerazione nella transizione verso l’uso di gas refrigeranti a basso GWP.

Dal 1° gennaio 2025, è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2.500 per l’assistenza o la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione.

L’uso di refrigeranti a basso GWP è, infatti, fondamentale per ridurre l’impatto ambientale. 

Esiste un quadro normativo che rappresenta un quadro legale solido e riconosciuto a livello europeo e nazionale. Le aziende e i tecnici devono conformarsi a queste disposizioni per evitare sanzioni e garantire la sostenibilità ambientale.

Indice dei Contenuti

Manutenzioni HVAC. Tendenze 2025

Le manutenzioni sostenibili nell’ambito HVAC rappresentano, dunque, un pilastro fondamentale per ridurre l’impatto ambientale di settori industriali, infrastrutture e sistemi urbani.

In un contesto globale caratterizzato da emergenze climatiche e scarsità di risorse, ottimizzare le attività di manutenzione attraverso:

  • strategie a basso consumo energetico,
  • materiali riciclati e
  • tecnologie innovative

non è solo un’opzione, ma una necessità. Secondo l’Unione Europea, l’adozione di pratiche circolari nel ciclo di vita degli asset potrebbe ridurre del 30% le emissioni di CO₂ entro il 2030. Questo articolo esplora le tendenze, le tecnologie e i casi di studio più rilevanti per tracciare una roadmap verso una manutenzione realmente sostenibile.

Inoltre, parlando di manutenzioni sostenibili per impianti di refrigerazione e HVAC, emergono delle pratiche più raccomandabili di altre che poggiano sull’innovazione tecnologica, sistemi intelligenti, in particolare:

  1. Manutenzione predittiva  L’utilizzo di IoT e intelligenza artificiale consente di monitorare lo stato degli impianti in tempo reale, riducendo sprechi e interventi non necessari (ricerche dell’Università La Sapienza). Puoi leggere l’approfondimento dedicato ai sistemi SCADA IoT per manutenzione predittiva o puoi approfondire i tipi di manutenzioni e la relativa normativa.
  2. Simbiosi industriale – Collaborazioni tra aziende per il riutilizzo di scarti o risorse, come calore residuo o acque reflue (per approfondire questo tema esistono ricerche recenti di Domenech e Davies [2011], Lobardi e Laybourn [2012] e si possono consultare gli studi sul parco eco-industriale i Kalundborg in Danimarca)

Articolo 11 del Regolamento (UE) n. 2014/2017

Stabilisce i requisiti per il contenimento e il recupero degli F-Gas.

Articolo 13 del Regolamento (UE) 2024/573

Dettaglia le scadenze per la riduzione dell’uso di gas fluorurati ad alto GWP.

Ecco quali sono gli stakeholder principali nel settore HVAC e della refrigerazione, con particolare attenzione alla gestione degli F-Gas e dei refrigeranti a basso GWP, inclusi obiettivi, utilità di riferimento e link ai siti ufficiali. Nell’ottica di introdurre strategie, prodotti e sistemi software per le manutenzioni sostenibili che ottemperino agli obblighi normativi F-GAS in vigore dal 2025.

Quadro normativo per le manutenzioni sostenibili nel settore HVAC e per gli impianti di refrigerazione

Presentiamo una sintesi dei riferimenti normativi europei e italiani relativi agli F-Gas, alla gestione delle manutenzioni sulle apparecchiature che li contengono e agli obblighi per la manutenzione di apparecchiature GWP (Global Warming Potential).

Nota – Si caldeggia di consultare le fonti ufficiali e istituzionali, o i siti delle associazioni di categoria, per avere aggiornamenti al quadro normativo che può variare. 

Obblighi generali per chi tratta F-Gas

Adempimenti normativi nella gestione dei gas fluorurati: quadro operativo per gli operatori HVAC

Gli operatori del comparto HVAC che gestiscono apparecchiature contenenti gas fluorurati ad effetto serra sono soggetti al rispetto di un rigoroso quadro normativo, articolato su quattro direttrici fondamentali che disciplinano l’intero ciclo di vita degli F-gas.

  1. La certificazione che rappresenta il prerequisito imprescindibile. Sia le persone fisiche che le imprese devono acquisire e mantenere attestazioni specifiche per la manipolazione di questi refrigeranti. Tale requisito si configura come barriera all’ingresso qualificante per garantire standard operativi elevati nel settore.
  2. Il monitoraggio sistematico delle perdite costituisce un obbligo procedurale con cadenze predeterminate in base alla tipologia di impianto e al quantitativo di gas contenuto. Questa attività di manutenzione preventiva risponde alla duplice esigenza di contenere l’impatto ambientale e ottimizzare l’efficienza energetica degli impianti.
  3. La gestione del fine vita dei gas fluorurati (recupero) impone procedure di recupero specifiche finalizzate al reinserimento nel ciclo produttivo mediante riciclaggio o rigenerazione, o in alternativa, allo smaltimento controllato, precludendo qualsiasi dispersione nell’ambiente.
  4. Complementare agli obblighi operativi, è richiesto un sistema di tracciabilità che prevede la comunicazione puntuale dei dati quantitativi e qualitativi alla Banca dati nazionale, consentendo il monitoraggio centralizzato dei flussi di F-gas sul territorio nazionale.
  5.  

Importanza dell’uso di refrigeranti a basso GWP

L’uso di refrigeranti a basso GWP è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale dei gas fluorurati. Le normative europee e italiane impongono limiti sempre più stringenti sull’uso di gas ad alto GWP, promuovendo l’adozione di alternative più sostenibili. Le aziende e i tecnici devono conformarsi a queste disposizioni per evitare sanzioni e garantire la sostenibilità ambientale.

Il Regolamento UE 2024/573 non è solo un vincolo, ma un acceleratore per l’innovazione nel settore HVAC. Per garantire compliance ed efficienza:

  • Software per le manutenzioni sostenibili: per poter agire al meglio in ossequio alle disposizioni normative, è indispensabile dotarsi di sistemi per manutenzioni proattive e manutenzioni predittive, il che si traduce nell’adozione di software gestionali di manutenzione che possano offrire queste funzioni.
  • Collaborare con centri di ricerca (es. Università La Sapienza) per testare refrigeranti alternativi.
  • Sfruttare incentivi UE come il meccanismo Innovation Fund per ammortizzare i costi.
  • Monitorare gli sviluppi normativi: La prossima fase (2030) prevede il divieto totale degli F-Gas con GWP > 150.
Limitazione delle emissioni dei gas fluorurati

Ha introdotto misure per limitare le emissioni di gas fluorurati, inclusi il contenimento, il recupero e i divieti d’uso per alcuni dispositivi.

Phase Down dei cosiddetti F-Gas

Ha iniziato un graduale phase-down degli F-Gas, riducendo progressivamente la quantità di gas fluorurati disponibili sul mercato. Questo regolamento impone anche il controllo delle perdite di F-Gas (Articoli 4 e 5), il recupero dei gas residui per il riciclaggio, la rigenerazione o la distruzione (Articolo 8), restrizioni all’immissione in commercio di gas e apparecchiature, l’etichettatura dei prodotti e programmi di formazione e qualificazione per il personale che opera su apparecchiature contenenti F-Gas.

In sintesi

  • Controllo delle perdite di F-Gas (Articoli 4 e 5).
  • Recupero dei gas residui per riciclaggio, rigenerazione o distruzione (Articolo 8).
  • Restrizioni all’immissione in commercio di gas e apparecchiature.
  • Etichettatura dei prodotti prima dell’immissione in commercio.
  • Programmi di formazione e qualificazione per il personale che opera su apparecchiature contenenti F-Gas.

La normativa è consultabile a questo link del sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Cos’è il Regolamento (UE) 2024/573? La transizione dai Gas Fluorurati (F-Gas)

Il Regolamento (UE) 2024/573, entrato in vigore nel marzo 2024, rappresenta una svolta nella lotta alle emissioni climalteranti legate ai gas fluorurati (F-Gas), utilizzati in impianti di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore. Questi gas, come gli idrofluorocarburi (HFC), hanno un Global Warming Potential (GWP) fino a migliaia di volte superiore alla CO₂.

In particolare, il regolamento:

  • Vieta l’uso di F-Gas con GWP ≥ 2.500 per la manutenzione di impianti di refrigerazione a partire dal 1° gennaio 2025.
  • Introduce obblighi rafforzati per il recupero, riciclo e distruzione degli F-Gas, con sanzioni per lo sversamento in atmosfera.
  • Promuove l’adozione di refrigeranti naturali (es. CO₂, ammoniaca, idrocarburi) e sintetici a basso GWP (es. HFO).

Link istituzionale al testo completo del regolamento: Regolamento (UE) 2024/573 su EUR-Lex

Gas fluorurati nei veicoli.

La normativa ci riguarda fino a un certo punto, poiché riguarda la riduzione delle emissioni di gas fluorurati nei veicoli.

Legislazione Nazionale sull’Implementazione dei Regolamenti UE

L’Italia ha introdotto normative specifiche per garantire l’adozione e il rispetto delle leggi europee relative agli F-Gas.

Il più importante riferimento è il D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018 attuativo del Regolamento (UE) 517/2014. Il decreto ha istituito il Registro telematico nazionale per imprese e persone certificate che svolgono attività con F-Gas (installazione, riparazione, manutenzione, smantellamento) e una banca dati per tracciare l’uso dei gas fluorurati.

In sintesi

  • Istituzione del Registro telematico nazionale per imprese e persone certificate che svolgono attività con F-Gas (installazione, riparazione, manutenzione, smantellamento).
  • Banca dati per tracciare l’uso dei gas fluorurati.

Come viene richiamato dal sito ufficiale del Registro nazionale Gas fluorurati ad effetto serra, il registro è gestito dalle Camere di Commercio dei capoluoghi di Regione e delle Province autonome ed è suddiviso nelle seguenti sezioni:

  • Sezione degli organismi di certificazione, degli organismi di valutazione della conformità e degli organismi di attestazione;
  • Sezione delle persone fisiche e delle imprese non soggette all’obbligo di certificazione;
  • Sezione delle persone fisiche e delle imprese certificate;
  • Sezione delle persone fisiche che hanno ottenuto l’attestato;
  • Sezione delle persone fisiche con deroghe transitorie o esenzioni all’obbligo di certificazione;
  • Sezione delle persone fisiche e delle imprese certificate in un altro Stato membro che hanno trasmesso copia del proprio certificato.
Sanzioni per chi non rispetta le norme sull’F-Gas

il decreto dispone la disciplina sanzionatoria per violazioni delle norme F-Gas, stabilendo le sanzioni per chi non rispetta le normative vigenti.

Il dispositivo normativo è consultabile sul sito della Gazzetta Ufficiale a questo link.

Sicurezza sul lavoro. Le disposizioni INAIL sugli interventi con gas fluorurati.

il decreto dispone la disciplina sanzionatoria per violazioni delle norme F-Gas, stabilendo le sanzioni per chi non rispetta le normative vigenti.

Il dispositivo normativo è consultabile sul sito della Gazzetta Ufficiale a questo link.

INAIL

Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica.

L’opuscolo fornisce indicazioni per prevenire infortuni e malattie professionali durante le attività di ispezione e pulizia degli impianti di climatizzazione (siamo dunque nell’alveo delle manutenzioni nel settore HVAC).

Promuove comportamenti sicuri e l’uso corretto di attrezzature e dispositivi di protezione, sia collettivi che individuali, per tutelare la salute dei lavoratori. Include una descrizione delle fasi operative degli interventi sui sistemi aeraulici per facilitare l’identificazione dei rischi specifici. Non contiene procedure dettagliate per la pulizia e sanificazione degli impianti, per le quali rimanda a documentazione specialistica.

Consumo energetico
+ 0 %

Secondo uno studio di Edison, gli edifici dell’Unione Europea sono responsabili del 40% dei consumi energetici. (Fonte: Edison)

Emissioni di gas serra
+ 0 %

Sempre secondo Edison, gli edifici dell’Unione Europea sono responsabili del 36% delle emissioni di gas serra. (Fonte: Edison)

Le manutenzioni sostenibili passano anche per software di Facility Management e CMMS

Le soluzioni avanzate per ridurre il consumo energetico degli impianti HVAC includono l’uso di tecnologie intelligenti come i Building Energy Management Systems (BEMS), l’integrazione dell’IoT e l’adozione di materiali e tecnologie innovative per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

L’importanza dei refrigeranti a basso GWP (Global Warming Potential) e delle pratiche di manutenzione sostenibile nel settore HVAC (Heating, Ventilation, and Air Conditioning) sono pertanto attuali e ben indicate dalle normative europee e italiane. Per questa ragione è importante conoscere le tecnologie emergenti e gli obblighi per le aziende e i tecnici.

Secondo le politiche europee, la transizione verso refrigeranti a basso GWP e la manutenzione sostenibile sono cruciali per ridurre l’impatto ambientale del settore HVAC, in risposta alla crescente consapevolezza dell’emergenza climatica.

1. Sintesi del quadro normativo e obblighi

Regolamentazione F-Gas

L’UE sta attivamente riducendo l’uso di gas fluorurati (F-Gas) attraverso regolamenti come il (UE) n. 517/2014 e il (UE) 2024/573. Questi regolamenti mirano a ridurre progressivamente la quantità di F-Gas disponibili sul mercato e introducono divieti specifici.

Regolamento (UE) n. 517/2014

Ha iniziato un graduale “phase-down” degli F-Gas, riducendo progressivamente la quantità di gas fluorurati disponibili sul mercato.

Regolamento (UE) 2024/573

Introduce una forte accelerazione nella transizione verso l’uso di gas refrigeranti a basso GWP. Dal 1° gennaio 2025, è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2.500 per l’assistenza o la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione.

Divieti Imminenti

Dal 1° gennaio 2025, è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2.500 per l’assistenza e la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione. Questa è una scadenza chiave che impatta significativamente le operazioni di manutenzione. L’Italia ha implementato le normative europee attraverso legislazione nazionale e il D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018. Esiste un Registro telematico nazionale per imprese e persone certificate che svolgono attività con F-Gas.

Obblighi Generali

Chi tratta F-Gas deve essere certificato, effettuare controlli periodici delle perdite, recuperare i gas residui e garantire la tracciabilità attraverso la Banca dati nazionale. Questi obblighi sono fondamentali per garantire la riduzione delle emissioni di gas fluorurati e il rispetto delle normative ambientali.

Sanzioni

Il Decreto Legislativo 5 dicembre 2019, n. 163 stabilisce le sanzioni per il mancato rispetto delle normative F-Gas.

 

2. Cosa si intende per Manutenzione Sostenibile?

La manutenzione sostenibile è definita come un pilastro fondamentale per ridurre l’impatto ambientale di settori industriali, infrastrutture e sistemi urbani. La manutenzione sostenibile rappresenta un pilastro fondamentale per ridurre l’impatto ambientale di settori industriali, infrastrutture e sistemi urbani.

Linee Guida

L’adozione di pratiche circolari nel ciclo di vita degli asset potrebbe ridurre del 30% le emissioni di CO₂ entro il 2030.

Tendenze Emergenti

  • (a) Manutenzione Predittiva: l’utilizzo di IoT e intelligenza artificiale consente di monitorare lo stato degli impianti in tempo reale, riducendo sprechi e interventi non necessari.
  • (b) Simbiosi Industriale: collaborazioni tra aziende per il riutilizzo di scarti o risorse, come calore residuo o acque reflue.
  • (c) Manutenzione Rigenerativa: riparazione e riqualificazione di macchinari anziché sostituzione.
  • (d) Tecnologie Chiave: pompe di calore geotermiche ad alta efficienza. Sistemi di recupero del calore con efficienza superiore all’80%.
  • Sensori smart per regolare il flusso d’aria in base all’effettiva occupazione degli spazi.
  • Materiali e Processi a Basso Impatto come biocompositi, legno riciclato e vernici a base d’acqua e privi di VOC.

Strategie

 

3. Refrigeranti a basso GWP e alternative

L’obiettivo europeo è la graduale eliminazione graduale dei refrigeranti comuni come R22 e R410A poiché hanno un elevato GWP. Le alternative più promettenti sono l’R32 e l’R454B, considerati potenziali sostituti per il R410A. L’R32 ha un GWP di 675 ed è un refrigerante monocomponente, facilitando il riciclaggio. L’R454B ha un GWP ancora più basso, pari a 466, e una pressione di esercizio e una temperatura di scarico simili a quelle dell’R410A.

Esistono poi refrigeranti Naturali come l’R717, l’R744, l’R290 e l’R600a che hanno un GWP ancora più basso, ma possono presentare rischi di infiammabilità e richiedono misure di sicurezza specifiche.

4. Impatto sul mercato e sulla vita di tutti i giorni: raccomandazione agli impiantisti e manutentori HFVAC

La limitazione delle vendite di refrigeranti ad alto GWP potrebbe far aumentare i loro prezzi incidendo sulle tendenze dei consumatori. Anche se questi non sono obbligati a sostituire immediatamente i refrigeranti nei loro sistemi HVAC, la tendenza globale verso normative più stringenti, renderanno inevitabile l’adozione di alternative a basso GWP. Nello scenario attuale, dunque, è consigliabile adeguarsi al quadro normativo con un’ottica di anticipazione e investimento rivolta all’immediato futuro. Aziende e tecnici dovrebbero conformarsi alle normative europee e italiane innanzitutto per evitare sanzioni e garantire la sostenibilità ambientale, ma la vera ragione sta, infatti, nel cogliere l’opportunità di presentarsi sul mercato con un vantaggio competitivo. Essere tra i primi in grado di garantire per i prossimi anni un servizio e dei prodotti che rispettino già le tendenze e i vincoli, con strumenti e sistemi di manutenzione adeguati e in grado di far fronte prontamente al cambiamento, è un differenziatore che potrà aumentare la propria fetta di mercato.

Nel 2025 sarà dunque cruciale investire – se non lo si è ancora fatto – in tecnologie nuove per l’efficienza. La manutenzione proattiva dovrà diventare una routine, e la manutenzione predittiva potrebbe essere un asset strategico da implementare, in ottica rigenerativa per massimizzare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale, ma anche per offrire un servizio d’eccellenza ai clienti e fidelizzarli. Certamente si dovrà pensare a piani formativi per i propri professionisti specializzati in green maintenance. L’adozione di refrigeranti a basso GWP alternativi come R32, R454B o refrigeranti naturali, tenendo conto dei requisiti di sicurezza, non potrà più essere procrastinata.

La transizione verso refrigeranti a basso GWP e pratiche di manutenzione sostenibile è dunque essenziale per il futuro del settore HVAC. L’adeguamento alle normative, l’adozione di nuove tecnologie e la collaborazione tra le diverse parti interessate sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale. 

Per passare ad un nuovo approccio, non è secondario valutare l’adozione di un software gestionale per le manutenzioni sostenibili all’avanguardia come Appsistance.

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Software di Gestione Manutenzione Computerizzata

CMMS

Questi software, come Appsistance, offrono funzionalità avanzate per pianificare, monitorare e registrare tutte le attività di manutenzione. Quando si parla di Smart Factory, spesso vi sono CMMS – come Appsistance – integrati con sistemi SCADA (IoT e Industria 4.0), che consentono anche la manutenzione predittiva e il controllo in tempo reale di impianti e macchinari.

Soluzioni di Enterprise Asset Management

EAM

Strumenti come IBM Maximo e SAP EAM forniscono una gestione completa degli asset aziendali. Ne abbiamo parlato approfonditamente.

Software di gestione assistenza

Service Desk

Utilizzare soluzioni specializzate per la gestione dell’assistenza. Questi strumenti si focalizzano sulla gestione delle richieste, più che sull’erogazione del servizio di intervento tecnico dei tecnici. Più diffuso nel settore IT o di chi offre servizi o acquisti online, è un modo efficiente di ottimizzare le risorse. Non rientra, tuttavia, nel caso specifico del Piano di Manutenzione. 

Field Service Management

FSM

In questo caso siamo in presenza di software pensati soprattutto per la manutenzione degli impianti e delle apparecchiature aziendali, quando si trovano dislocate sul territorio. Sono strumenti che aiutano a gestire il piano di manutenzione in modo ottimale. Appsistance è un software gestione interventi tecnici e manutenzioni esterne..

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